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La festa di S. Giuseppe in Sicilia


Conosci la festa di S. Giuseppe? Scopri tutto quello che dovresti sapere su una delle feste più sentite dal popolo siciliano.

 

STORIA DELLA FESTA DI S. GIUSEPPE

La figura di S. Giuseppe, sposo di Maria e padre putativo di Gesù, è molto venerata in Sicilia, e lo dimostra l’alto numero di persone con nome Giuseppe e tutti i suoi derivati: Peppe, Peppino, Pino, Pippo, Giuseppa, Giuseppina, Peppina, Pina, Giusy, ecc…

S. Giuseppe è il simbolo della famiglia, dell’onestà, dell’umiltà e dell’amore per le cose semplici.

RICETTE DELLA FESTA DI S. GIUSEPPE

Tantissime sono i piatti della tradizione legati a questa ricorrenza. Si tratta per lo più di piatti semplici, realizzati con ingredienti poveri. Le tradizioni legate alle celebrazioni del Santo sono innumerevoli, particolarmente sentite e spesso caratterizzate da cibi speciali legati a tradizioni antiche. I cibi serviti sono essenzialmente semplici e stagionali, non mancano asparagi, finocchi, carciofi e cavolfiori accompagnati da uova, legumi e frutta secca. Ecco alcune delle innumerevoli pietanze preparate durante la festa:

-la pasta condita con la mollica di pane raffermo, prezzemolo tritato e zucchero. -il riso con il finocchietto selvatico e il pan grattato. -il minestrone di San Giuseppe, una minestra di pasta, legumi e verdure che secondo la tradizione veniva preparata in grossi pentoloni e poi distribuita su grandi tavolate; -il pane di S. Giuseppe, tipico della Provincia di Palermo, una pagnotta tonda, incisa in superficie, con dentro semi di finocchio, che ancora oggi viene benedetto in chiesa; -la pasta con le sarde e finocchietto selvatico. Una vera prelibatezza che trae le sue origini dalla dominazione araba; -la Sfincia di S. Giuseppe, una frittella piuttosto gonfia, ricoperta di crema di ricotta con scaglie di cioccolato e frutta candita; -le zeppole di riso con miele; -le“crispelle di S. Giuseppe”;

-la salsiccia al sugo con le patate, le braciole al forno con le patate e alla brace, i polpettoni e falsomagri al sugo cotti al forno;

-la pignolata, i cannoli, la frutta martorana e le cassatine;

-i ricchissimi antipasti a base di salumi e formaggi tipici, accompagnati da olive condite e buon vino.

TRADIZIONI RELIGIOSE DELLA FESTA DI S. GIUSEPPE

La città di Caccamo dedica ben due manifestazioni alla festa di San Giuseppe, entrambe organizzate dalla Chiesa della SS Annunziata. Due domeniche prima del 19 va in scena A’ Retina, ovvero una sfilata di muli bardati a festa accompagnati dalla banda musicale, che fa il giro del paese raccogliendo offerte in natura, le cosiddette prumisioni (offerte) che i devoti fanno al Santo. Le due domeniche precedenti alla festa, sempre alla chiesa dell’Annunziata, viene accesa A’ Scalunata di San Giuseppe, una lunga scala di ceri illuminati dietro l’altare, in cima alla quale si trova la statua di S. Giuseppe col Bambino. In molti paesi vengono allestiti gli Altari di San Giuseppe e vengono imbandite le Tavolate di S. Giuseppe, in cui intere famiglie, in virtù di una promessa fatta al santo, contribuiscono nella preparazione di cibi e pietanze tipiche da offrire ai poveri. Questa tradizione è molto sentita a Salemi (dove negli ultimi anni la festa ha assunto toni più folkloristici, richiamando l’attenzione di molti turisti), Niscemi, Leonfronte, Salaparuta, Balestrate, Borgetto, ecc… A Godrano si organizzano anche rappresentazioni tradizionali: protagonisti figuranti che simulano una Sacra Famiglia. A Prizzi si svolge il “Convito di San Giuseppe”. A Dattilo e a Paceco invece c’è il tradizionale “‘Nmitu di San Giuseppe”: qui si distribuisce il pane votivo e si svolge la sfilata del Carro dei pani. Anche a Canicattì – in provincia di Agrigento – vige la tradizione di preparare un ricco pranzo così da offrirlo alla Sacra Famiglia. A Ribera i festeggiamenti iniziano dalla domenica precedente, con l’entrata dell’alloro, ovvero una sfilata di uomini a cavallo che reggono rami di alloro, seguiti da una torre alta 10 metri, ricoperta da varie forme di pane benedetto e sormontata dal quadro di San Giuseppe, trainata da un carro. Diffuse, specie in molti quartieri del centro storico di Palermo, sono le spettacolari Vampe di S. Giuseppe, degli immensi falò, accesi la sera del 18 marzo, che praticamente illuminano a giorno l’intero circondario. Una tradizione molto antica e molto sentita, che nonostante la sua pericolosità si ripete tutti gli anni. A Scicli, in provincia di Ragusa, la notte del 16 marzo, fin dal medioevo si fa la Cavalcata di S. Giuseppe: si passa a cavallo per la città e intanto si accendono i fuochi benedetti.* Il 19 Marzo è anche la "Festa del Papà" ! Auguri a tutti i Papà e a tutti i Giuseppe.


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* Fonte: https://www.buonenotiziedallasicilia.tv

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